23 Gen FIREMAT: Materiali innovativi resistenti al fuoco
Il progetto FIREMAT (FIRE resistant MATerials & composites) ha l’obiettivo di innovare il comparto dei materiali compositi, superando gli attuali limiti di resistenza al fuoco, riciclabilità e uso di materie prime seconde. Il progetto si focalizza su due tipologie principali di materiali “fibro-rinforzati”: i compositi a base di polimeri preceramici e fibra di basalto e i compositi a base di polimeri inorganici (geopolimeri) e fibra di carbonio. Oltre a studiare i materiali, il progetto sta sviluppando dei componenti in dimensione reale per i test funzionali. In parallelo vengono anche studiati processi per produrre forme complesse, multimateriali e soluzioni tecnologiche complete.
Il progetto, attualmente al mese 6 dei 30 previsti, è l’ultimo in ordine di tempo che vede la collaborazione dei principali centri di ricerca faentini (ENEA, CNR-ISTEC e CertiMaC) su obiettivi dettati dalle industrie del territorio (Tampieri Energie, Curti Costruzioni Meccaniche, Riba Composites e Aliva) con il supporto di Romagna Tech nella diffusione dei risultati. Il progetto è finanziato dal Programma operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR 2014-2020) della Regione Emilia-Romagna e vede anche la partecipazione di un’altra realtà della Rete Alta Tecnologia regionale: il consorzio MUSP di Piacenza, coinvolto per l’ingegnerizzazione delle soluzioni. Il progetto ha già raggiunto risultati di eccellenza in termini di miglioramento della resistenza al fuoco dei materiali compositi, con processi produttivi già in corso di perfezionamento e scale-up.
Secondo Claudio Mingazzini, coordinatore scientifico del progetto, l’incremento delle prestazioni e del livello di sicurezza, insieme alla riduzione di tempi e costi di produzione, sono gli indicatori che danno un’idea immediata dei vantaggi nella futura adozione delle nuove soluzioni. L’altro elemento importantissimo del progetto è la ricerca di un’innovazione che, al contempo, riduca anche l’impatto ambientale delle produzioni, in un’ottica di sostenibilità.
Questo progetto si origina dalla concentrazione, in Romagna, di una serie eccellenze nel campo dei compositi ad alte prestazioni, con una partecipazione importante anche dell’Università di Bologna, sia attraverso i laboratori del CIRI-MAM per servizi tecnologici di alto profilo, che in termini di formazione di figure tecnologiche ad alta specializzazione, fortemente richieste dalle imprese, per la quale è attivo il master MACOF. La disponibilità di tutti questi elementi e dei progetti di ricerca contribuisce a mantenere alta la competitività industriale del territorio.
Riguardo ai risultati attesi per FIREMAT: verranno prodotti prototipi di parete ventilata-coibente ed un componente per applicazioni aeronautiche, facendo riferimento all’elicottero biposto Zefhir della Curti. In entrambi i casi, avere un’alta resistenza al fuoco aumenta considerevolmente il livello di sicurezza. Con le tecnologie messe a punto in FIREMAT, questi risultati comprenderanno la diminuzione di peso (quindi contenendo i consumi, nel caso dell’elicottero) e la riciclabilità (molto importante sia nel settore trasporti che costruzioni).
Rassegna Stampa