01 Giu CAP2030: Una tre giorni attrattiva e partecipata. Successo a Cesena per il primo festival dedicato ad ambiente, paesaggio e sostenibilità
CESENA (FC) – Attrattiva, accogliente, ricca di colori: la città di Cesena ha accolto con entusiasmo CAP2030, il primo festival dedicato ad ambiente, paesaggio e sostenibilità, andato in scena dal 27 al 29 maggio con oltre 35 appuntamenti disseminati in centro storico, aperti a tutti gratuitamente, tra laboratori per bambini e adulti, camminate, mostre, spettacoli e musica.
Il modello partecipativo alla base di CAP2030 ha portato alla ribalta le iniziative di associazioni e realtà del territorio, pubbliche e private, che hanno fornito a tutti i livelli spunti di riflessione sui temi ambientali di interesse cruciale per il futuro del pianeta. Come quella del collettivo Ferula, che in Vicolo Stalle ha dato vita ad un giardino temporaneo con tanti incontri e la musica del Lympha Trio; di Enaip Forlì-Cesena, che in piazza della Libertà ha portato in concerto la band “Gli Altri” e trasformato il Giardino pubblico in passerella per la sfilata di moda, con laboratori nella sua sede. E poi la Cesena Arancione con la sua passeggiata inaudita, lo IAT e la sua Cesena delle Acque, la scacchiera di Onnon nel parco “Per Fabio”, il talk show e la band dell’”Isola che c’è kids” e gli archeologi in erba al Marbre Atelier; piccoli scienziati con Turisti nel Cosmo e Finalmente Scienza; incontri e laboratori per adulti tra Home Staging Lovers e Urban Gamers Lab, Centro Italiano Storytelling e Psichedigitale. Poi la mostra di Cicolegni al Caffè della Malatestiana e di cartoline a Casa Bufalini, dove si è svolto anche un laboratorio di illustrazione per ragazzi curato da Progetto 11.
Un’ampia partecipazione che ha visto riempire di gente anche l’aula magna della Biblioteca Malatestiana, il Cinema Eliseo e il Teatro Bonci per tutti gli eventi con gli ospiti del festival: Matteo Caccia e il suo originale “Cerco casa a Cesena”; Paola Gianotti, ciclista UltraCycler più volte Guinness World Record, intervistata da Massimo Cirri; Mario Tozzi e Lorenzo Baglioni, al Bonci con il loro spettacolo ironico e toccante “Al clima non ci credo”; il dialogo tra Giobbe Covatta e Silvia Moroni sul cambiamento climatico e lo spettacolo di chiusura del festival, tenuto al Bonci domenica 29, con Serena Dandini e Orsetta De Rossi, una nuova produzione dall’emblematico titolo “Il paradiso è perduto?”, dedicato ai coltivatori di sogni.
Dagli organizzatori un grazie di cuore a tutti gli sponsor, le associazioni, gli enti e i cittadini che hanno collaborato per la buona riuscita del festival.
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